L’analisi dei competitor è, senza ombra di dubbio, uno degli aspetti fondamentali di una buona analisi strategica, se non addirittura il punto di partenza per capire cosa sta succedendo all’interno del proprio mercato di riferimento.
Capita spesso, però, che le aziende sottovalutino questo tipo di studio, principalmente perché non ne conoscono i benefici e il grandissimo vantaggio competitivo che se ne può trarre. Perché condurre un’analisi della concorrenza non significa spiare il competitor per copiare ciò che fa, al contrario, è il modo migliore per comprendere in che modo potersi differenziare da lui sia a livello comunicativo che di prodotto o servizio offerto.
Iniziamo quindi facendo un po’ di chiarezza, cercando di mettere in chiaro quali sono i benefici e i vantaggi che un’analisi dei competitor può dare a qualunque tipo di business.
A cosa serve l’analisi dei competitor?
L’analisi della concorrenza assolve a diverse funzioni, ma la prima tra tutte è quella di andare a individuare realmente quali sono i propri competitor sul mercato, distinguendo tra competitor diretti e indiretti.
1. Scoprire i reali competitor (diretti e indiretti)
Non è raro che le aziende abbiamo una visione poco chiara e accurata dei propri concorrenti e questo accade principalmente perché ci si sofferma in superficie, guardando solo ed esclusivamente coloro che vendono il nostro stesso prodotto o servizio e non chi, con un prodotto o un servizio magari anche molto diverso, intercetta il medesimo interesse e le stesse necessità del cliente finale.
Faccio un esempio molto semplice, che però spiega perfettamente il concetto di competitor diretto (chi vende il mio stesso prodotto o servizio) e indiretto (chi invece soddisfa lo stesso bisogno con un prodotto o un servizio diverso).
Prendiamo il caso di due pizzerie, situate una di fronte all’altra in una via del centro di Milano. A primo impatto verrebbe da pensare che si facciano concorrenza l’una con l’altra, ma non è proprio così, perché il prodotto che vendono si rivolge a due target completamente differenti.
La prima è una pizzeria gourmet, dove le pizze sono molto costose perché realizzate con ingredienti ricercati e di alta qualità, e preparate in modo tale che siano anche attraenti alla vista. La seconda, invece, è una pizzeria “come una volta”, con le classiche tovaglie a quadrettoni bianchi e rossi in stile campano, che offre una pizza di tipo napoletano, col bordo alto e dal diametro non superiore ai 35cm.
Con questi elementi in mano, avrai sicuramente intuito il perché queste due pizzerie non sono realmente competitor, in altre parole: non si contendono la stessa fetta di mercato.
La persona che sceglie la pizzeria gourmet ha delle caratteristiche ben precise, che possiamo riassumere, semplificando, così:
- amante delle novità e disposta a mettersi alla prova
- attento alla qualità degli ingredienti
- con una certa capacità di spesa
- appartenente a una certa classe sociale
- gusto estetico marcato
- amante degli ambienti tranquilli
La persona che preferisce la pizzeria napoletana è invece:
- tradizionalista
- amante delle cose semplici
- con una capacità di spesa nelle norma
- amante delle serate in compagnia di amici (anche rumorosi)
- che dà importanza agli ingredienti, ma non devono essere necessariamente ricercati
Capisci quindi che un possibile competitor diretto della pizzeria gourmet potrebbe invece essere un ristorante bistrot, per esempio, invece per la pizzeria napoletana un concorrente diretto potrebbe essere una semplice trattoria dai gusti classici.
2. Capire i loro punti di forza e di debolezza
Studiare la concorrenza significa individuare in cosa è forte e in cosa invece no, e per questo ci viene in aiuto la famosa Analisi SWOT, uno strumento che ci permette di ideare la nostra strategia di marketing in maniera cosciente, prevedendo eventuali minacce provenienti dal mercato e pianificando azioni riparatrici.
Conoscere i punti di forza e di debolezza dei nostri competitor ci aiuta anche a migliorare la qualità del nostro prodotto o servizio, sulla base delle recensioni degli utenti, ai quali andremo a offrire, quando possibile, quel qualcosa in cui il nostro competitor non riesce ad eccellere, ma che per il nostro cliente finale è importante.

3. Scoprire le loro strategie di marketing
Sapere su costa stanno puntando o hanno puntato i nostri concorrenti e che strategia hanno attuato ci permette di risparmiare molto tempo e soprattutto denaro. Se una strategia è vincente per il nostro competitor, potrebbe essere vincente anche per noi, quindi perché non provare?
Grazie a Facebook Ads Library e Tik Tok Discovery possiamo scoprire su cosa si concentrano le loro campagne pubblicitarie sui social e capire così quale obiettivo stanno perseguendo.
4. Comprendere il loro posizionamento sul mercato
Cosa pensano i loro cliente dei loro prodotti o servizi? Quali sono le parole chiave associate ai loro brand? Quali sono le parole chiave su cui stanno puntando e per cui vogliono farsi trovare? Queste sono solo alcune delle domande a cui può rispondere un’analisi della concorrenza e che possono davvero aiutare la stesura della nostra strategia, specie se vogliamo trovare il modo di differenziarci.
5. Ridurre i rischi
Scoprire le strategie di marketing attuate da nostri competitor non ci aiuta solamente a trovare nuove idee e a replicare eventualmente strategie vincenti, ma anche a scovare quelle che non hanno funzionato, facendoci risparmiare molto tempo, energie e soldi.
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